Poco conocidos hechos sobre ricorso in cassazione.



10 Cfr. Spangher, Suprema Corte di cassazione, Ricorso per, Dig. Pen., XIV, 127 secondo cui mentre nel giudizio di secondo grado i motivi delimitano l'intera gamma delle questioni che su una certa parte della sentenza il giudice è chiamato liberamente a risolvere, fatto salvo il divieto di reformatio in peius, per converso nel giudizio di cassazione i motivi definiscono l'alternativa fra accoglimento e rigetto

se è annullata la sentenza di una Corte di Assise di appello o di una Corte di Appello ovvero di una Corte di Assise o di un tribunale in composizione collegiale, il giudizio è rinviato rispettivamente a un’altra sezione della stessa corte o dello stesso tribunale o, in mancanza, alla corte o al tribunale più vicini (art. 623, lett. c)

Ad essa, ex art. 376 (come modificato ex L. 69/2009) il Primo Presidente della Corte assegna tutti i ricorsi, a meno che non ricorrano i presupposti per l’assegnazione alle sezioni unite (come accade, ad esempio, nel caso in cui la Corte sia investita della decisione in ordine ad una questione di giurisdizione ovvero ad una questione di diritto di particolare importanza).

L’art. 380bis viene integralmente sostituito accelerando i tempi attraverso l’eliminazione del deposito della relazione da parte del consigliere (sulle ragioni che possano giustificare la pronuncia di inammissibilità o di manifesta infondatezza del ricorso), rimettendo allo stesso presidente l’indicazione eventuale di «filtri».

Essa, quando le questioni sono particolarmente complesse, decide a Sezioni Unite. In tal caso, tutti gli uffici di cui si compone si interrogano insieme sulla soluzione giusta da fornire al problema.

606 c.p.p. implica una modulazione particolarmente rigorosa e pregnante del requisito di specificità, che assume immediato rilievo con riferimento precipuo ai vizi della motivazione: ed invero, i vizi di mancanza, illogicità e contraddittorietà della motivazione sono tra loro eterogenei e incompatibili in quanto si pongono in rapporto di reciproca esclusione (se la motivazione manca non può essere illogica e contraddittoria e viceversa), con la conseguenza che impar possono sovrapporsi e cumularsi in riferimento ad un medesimo segmento dell’argomentazione che sorregge la decisione6.

Il Procuratore this website generale e il Procuratore della Repubblica presso il tribunale possono anche ricorrere nei casi previsti dall'articolo 569 c.p.p. e da altre disposizioni di legge.

Quali sono le modifiche più rilevanti del giudizio di cassazione introdotte dalla riforma Cartabia?

L’ordinamento giuridico mette a disposizione del cittadino una serie di rimedi per il caso di sentenze ingiuste o errate. Quando si ricorre al doctrina giudiziario, infatti, può capitare che in primo jerarquía si commettano degli sbagli. Facciamo un esempio.

Ora, il fatto che l’atto di apertura del check over here procedimento disciplinare disposto dal Consiglio dell’ordine territoriale a carico di un avvocato impar costituisca una decisione ai sensi dell’ordinamento professionale forense, bensì sia da qualificarsi come puro atto amministrativo, il quale impar incide, in see here maniera definitiva, sul relativo status professionale, e impar decide questioni pregiudiziali a garanzia del corretto svolgimento della procedura (così S.

Per errore di fatto si intende un errore di Naturaleza percettiva, causato da una svista o un equivoco, in cui la Corte di cassazione sia incorsa nella lettura degli atti interni del giudizio e connotato dall’influenza esercitata sul processo formativo della volontà del giudice, viziato dall’inesatta percezione delle risultanze processuali, il cui sviamento conduce a una decisione diversa da quella che sarebbe stata adottata senza l’errore di fatto21 (Sezioni Unite Penali 27 marzo 2002).

La Corte di cassazione può dichiarare inammissibile il ricorso, rigettarlo, accoglierlo e per conseguenza annullare la sentenza con rinvio o senza rinvio, rettificare errori non determinanti annullamento.

mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione, quando il vizio risulta dal testo del provvedimento impugnato ovvero da altri atti del processo specificamente indicati nei motivi di gravame:

per violazione o falsa applicazione di norme di diritto e dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro, cioè quando il giudice impar interpreta correttamente le norme di diritto che regolano la fattispecie;

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